Ciao Alexa, perché costi miliardi ad Amazon?

Alexa, l'intelligenza artificiale di Amazon, si trova ormai in milioni di case in tutto il mondo, eppure questa tecnologia intelligente sta costando miliardi all'azienda di Jeff Bezos. Ecco perché Alexa è un buco nero nei profitti di Amazon. 

Nel 2014 Amazon ha lanciato il primo smart speaker Echo, dotato dell'innovativo assistente virtuale, Alexa. Ma è stato solo nel 2017 che il mondo ha cominciato a prestare attenzione a questo dispositivo: grazie alla produzione di terze parti e ad alcune integrazioni, l'Echo si è fatto conoscere in tutto il mondo. 

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Ad esempio, a maggio Reuters ha riportato che il colosso dell'e-commerce Amazon aveva rivelato al pubblico di aver venduto oltre 500 milioni di dispositivi Echo e di aver presentato quattro nuovi prodotti Echo. Statista ha rilevato che, dei dispositivi smart disponibili sul mercato degli Stati Uniti, un impressionante 65% di consumatori ha scelto gli altoparlanti Echo rispetto ad altri brand come Google Home o Apple HomePod. E questo è vero solo per gli Stati Uniti; nel Regno Unito, infatti, l'Echo è posseduto da circa il 73% della popolazione. Dunque, con vendite mondiali così stellari, apparizioni televisive, marketing con il favoloso supporto delle celebrità e un prodotto immediatamente riconoscibile, perché questi smart speaker stanno costando ad Amazon miliardi? 

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Il Wall Street Journal ha riferito per primo le perdite utilizzando fonti anonime e documenti interni che hanno rivelato che tra il 2017 e il 2021 il gigante del commercio online ha perso oltre 25 miliardi di dollari sui profitti generati dai suoi Echo e Kindles. Anche se questi smart speaker si trovano in milioni di case, non vengono utilizzati per ciò che Amazon aveva originariamente sperato. E questo è il problema. Durante il lancio degli Echo nel 2014, Amazon aveva corso un rischio, vendendo i dispositivi a prezzi stracciati con la speranza di far muovere grandi volumi di merci, cosa poi avvenuta. L'unico problema è che le persone non stavano utilizzando i dispositivi come il brand sperava. 

Cosa può fare Jassy per risolvere il problema? La speranza per questi smart speaker era quella di incentivare le persone ad acquistare più beni su Amazon, grazie all'assistenza di Alexa e alla "facilità" d'acquisto. Ma questa speranza è stata infranta quando il colosso del commercio al dettaglio si è reso conto che gli utenti utilizzavano questi dispositivi principalmente per le funzionalità gratuite come l'impostazione delle sveglie e il controllo del meteo. Un ex dipendente di Amazon ha riferito al Wall Street Journal: "Eravamo preoccupati di aver assunto 10.000 persone e aver costruito un timer intelligente". Non sono solo Echo e Kindle a causare mal di testa finanziari al rivenditore online. Altri dispositivi elettronici come i Fire TV Stick e i campanelli video hanno anch'essi un impatto finanziario sulla società, e il CEO attuale, Andy Jassy, è determinato a risolvere questo problema. 

Per risolvere il problema Jassy ha in programma di introdurre una nuova sottoscrizione mensile, la quale dovrebbe entrare in funzione quest'estate. Poiché i dispositivi Echo vengono venduti a prezzi di costo o inferiori, Jassy spera che l'aggiunta di una sottoscrizione generi un flusso di entrate diretto supplementare. Gli ingegneri di Amazon hanno riferito al Wall Street Journal che la società è "concentrata sul valore che creiamo quando i clienti utilizzano i nostri servizi, non solo quando acquistano i nostri dispositivi", e hanno aggiunto: "La nostra organizzazione Devices & Services ha creato numerose attività redditizie per Amazon ed è ben posizionata per continuare a farlo in futuro". 

A settembre dello scorso anno Amazon aveva annunciato di essere al lavoro sul nuovo Alexa. Tuttavia, i rapporti interni hanno rivelato che né il dispositivo né la tecnologia sono nemmeno lontanamente pronti a causa della mancanza dei dati necessari. Questo nuovo dispositivo di Amazon potrebbe essere la soluzione per ottenere dei profitti. 

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