Trasformare un'arte millenaria: come le aziende di cannabis utilizzano i dati per fare hash senza perdere il suo carattere artistico.

Per migliaia di anni, l'hashish è stato realizzato seguendo un semplice processo che prevede la rimozione meccanica dei tricomi, le piccole ghiandole resinose presenti sulle piante di cannabis. Tali tricomi vengono quindi premuti, accumulati e fatti maturare in una forma concentrata di cannabis. Anche se il processo di produzione non è cambiato, il modo in cui viene tracciato rimane altrettanto antiquato.

Più precisamente, anche se i moderni laboratori di hashish possono disporre di attrezzature all'avanguardia, spesso si affidano a semplici appunti su carta, proprio come facevano i fabbricanti di hashish 5000 anni fa.  

In un'intervista esclusiva a Benzinga Cannabis, Chase Sater, co-fondatore di Hashy, spiega come l'azienda stia trasformando l'antichissima arte di fabbricazione di hashish grazie all'uso dell'analisi dati in tempo reale. Integrando la tecnologia moderna nel mestiere, Hashy consente ai laboratori di ottimizzare i processi, mantenere la qualità e scalare efficacemente la produzione.

L'espansione della fabbricazione dell'hashish grazie alla scienza

La missione fondamentale di Hashy è portare la precisione scientifica nella fabbricazione dell'hashish grazie alla sua piattaforma in grado di tracciare in tempo reale molteplici variabili, come cicli di lavaggio, biomassa e temperature. 

Questi dati forniscono informazioni cruciali che una volta venivano o perse o difficilmente catturate con metodi tradizionali come appunti su carta, lavagne e fogli di calcolo. Questi metodi superati si rivelano un spreco di tempo e di dati, il che ha portato Sater a co-creare Hashy.

Utilizzando questi dati, i fabbricanti di hashish possono regolare e raffinare i propri processi, indipendentemente se si tratti della durata di un ciclo di lavaggio, della temperatura dell'acqua o del funzionamento dei dryer; tutto questo porta a rendimenti più elevati e a una migliore qualità del prodotto. 

Questi dati sono fondamentali per la costruzione di modelli statistici, per trovare correlazioni e per la previsione dei rendimenti. I fabbricanti di hashish possono testare diversi metodi, monitorare la produttività e misurare la sensibilità ai cambiamenti delle variabili come ad esempio la temperatura. Con i big data, è possibile ottimizzare le risorse, garantire la coerenza dei lotti e persino prevedere la domanda per allineare la produzione alle tendenze di mercato. 

Il segreto del successo

Per la prima volta, i laboratori di hashish possono raccogliere dati precisi da ogni parte del processo di estrazione, il che permette loro di raffinare sistematicamente i loro processi. 

Sater ha detto che molti fabbricanti di hashish si affidano a conoscenze empiriche, ma ora con Hashy possono sapere con certezza cosa funziona e cosa non funziona. Ha sottolineato che l'obiettivo di Hashy non è sostituire i metodi tradizionali, ma migliorare l'artigianato. "Stiamo sposando l'attività artigianale con quella su scala industriale", ha spiegato a Benzinga Cannabis.

Le intuizioni guidate dai dati possono ora superare ciò che precedentemente veniva raggiunto con i fogli di calcolo e con le conoscenze empiriche, individuando pattern che una volta erano difficili da rilevare. 

Alla Cannabis Cups, dove l'hashish viene giudicato in base a sapore, aroma, consistenza, potenza e limpidezza, l'IA può analizzare questi parametri per prevedere le ricette di hashish ottimali. Correlando variabili come la qualità dei tricomi, le condizioni ambientali e i cicli di lavaggio, l'IA può sbloccare nuove possibilità per la realizzazione di hashish di qualità superiore.

IoT e dati: la rivoluzione dei laboratori di hashish

Un aspetto critico della tecnologia di Hashy è la sua integrazione dei dispositivi IoT (Internet of Things), che automatizzano il processo di raccolta dati. Questo è particolarmente vantaggioso per i laboratori di hashish, dove attrezzature come dryer, presse a rosin e recipienti di lavaggio svolgono un ruolo vitale.

Hashy cattura automaticamente questi dati, riducendo gli errori, risparmiando tempo e aumentando l'efficienza, invece di registrare manualmente informazioni come temperature e resa.

Gli MSO incontrano l'hashish artigianale

Le funzionalità di Hashy non semplificano soltanto la produzione, ma offrono anche soluzioni di adempimento, fondamentali per operazioni su larga scala come quelle degli operatori multi-statali (MSO). 

Come ha spiegato Sater, molti MSO stanno già utilizzando la tecnologia di Hashy per garantire una qualità uniforme in diverse sedi. Ogni struttura può infatti presentare condizioni ambientali o personale tecnico leggermente diverso, il che può comportare variazioni nei prodotti di hashish, anche quando si seguono le stesse procedure.

Una delle caratteristiche più interessanti di Hashy è come integri la conformità con l'innovazione. 

Sater sottolinea che molti tradizionali sistemi software per la cannabis si concentrano esclusivamente sulla segnalazione di conformità ma non offrono approfondite intuizioni sull'ottimizzazione dei processi.

Hashy ribalta questo paradigma, ponendo pari enfasi su entrambi gli aspetti, garantendo che mentre gli operatori rimangono conformi alle normative come la METRC, abbiano anche gli strumenti per migliorare i rendimenti e ridurre gli sprechi.

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