L'ex CEO di Google Eric Schmidt dice "Non riusciremo mai a raggiungere i nostri obiettivi climatici" - spinge per l'IA e i data center per risolvere la crisi

L'ex CEO di Google Eric Schmidt ritiene che non saremo in grado di realizzare i nostri obiettivi climatici. Durante un recente summit su intelligenza artificiale ed energia, Schmidt ha affermato che non crede che siamo abbastanza organizzati per raggiungere obiettivi importanti, come ad esempio il raggiungimento degli obiettivi climatici degli Stati Uniti, che prevedono quella di azzerare le emissioni nette entro il 2050. Secondo Schmidt, invece, dovremmo investire di più nell'intelligenza artificiale e nei data center, che a suo parere potrebbero aiutare a risolvere il problema energetico - ma solo se siamo disposti a fare alcuni compromessi.

La crescente domanda energetica dell'IA

L'intelligenza artificiale è in rapida crescita e ciò comporta una grande domanda di energia. Secondo Schmidt, nei prossimi anni i data center - le strutture che alimentano l'IA - avranno bisogno di molta più elettricità. Questi centri hanno bisogno di un'alimentazione elettrica stabile e, man mano che i sistemi di IA diventano più avanzati, la necessità di energia aumenterà. Schmidt ha dichiarato che se non miglioreremo la nostra infrastruttura energetica, negli Stati Uniti entro i prossimi quattro anni potrebbe esserci una carenza di energia rispetto a quelle che saranno le esigenze.

Schmidt ammette che questi sistemi di intelligenza artificiale che consumano molta energia potrebbero rendere ancora più difficile il raggiungimento degli obiettivi climatici. Ma invece di rallentare la crescita dell'IA per risparmiare energia, ritiene che investire nell'IA potrebbe essere la chiave per risolvere alcune delle nostre sfide ambientali più importanti.

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Scommettere sull'IA invece della conservazione

Al vertice sull'intelligenza artificiale, Schmidt ha detto candidamente: "In ogni caso non riusciremo a raggiungere gli obiettivi climatici, perché non siamo organizzati per farlo". Ha spiegato che nonostante ci siano modi per rendere i data center più efficienti, come ad esempio l'utilizzo di batterie migliori e la riduzione delle perdite di potenza, queste misure non saranno sufficienti a tenere il passo con la rapida crescita dell'IA. 

Invece di ridimensionare, Schmidt ritiene che dovremmo spingere lo sviluppo dell'IA verso la ricerca di soluzioni che i metodi tradizionali non possono fornire.

Ciò nonostante, dice, "Poiché è una tecnologia universale e poiché è l'arrivo di un'intelligenza aliena, una cosa che non comprendiamo, potremmo commettere errori riguardo al suo utilizzo. Ma posso assicurare che non arriveremo a nulla attraverso la conservazione".

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Energia nucleare e rapido sviluppo delle infrastrutture

Schmidt ha anche chiesto maggiore energia nucleare per soddisfare i bisogni energetici dell'IA. Ha criticato le decisioni di chiudere impianti nucleari funzionanti in luoghi come la Germania e la California, sostenendo che l'energia nucleare è importante per fornire l'alimentazione stabile e costante di cui l'IA ha bisogno. 

Le rinnovabili come il solare e l'eolico sono utili, ma Schmidt ha affermato che la loro non affidabilità significa che da sole non possono soddisfare i bisogni di base di energia richiesti per la crescita dell'IA.

Ha anche osservato che le norme e i regolamenti attuali rendono difficile costruire abbastanza in fretta nuove infrastrutture energetiche. Schmidt ha dichiarato che il lungo processo di approvazione per nuove linee elettriche e centrali nucleari negli Stati Uniti, che può durare più di dieci anni, è un grosso problema.

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Altre posizioni controverse

Schmidt è noto per le sue dichiarazioni controverse. Durante un recente discorso all'Università di Stanford, ha suggerito che, se TikTok fosse vietato negli Stati Uniti, gli studenti dovrebbero utilizzare l'IA per creare una copia dell'app, suggerendo addirittura di "rubare utenti e musica" e di assumere dei legali se l'applicazione dovesse avere successo. 

Ha anche criticato la focalizzazione di Google sul bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata e sul lavoro da remoto, affermando che ciò avrebbe svantaggiato l'azienda rispetto a startup di IA più competitive come OpenAI. 

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